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La grafia appartiene a Mark Samson, l’omicida di Ilaria Sula.
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Nel merito, su una pagina di grafologia che appena posso consulto, perché documenta grafie interessanti ai fini della ricerca (ringrazio), si legge:
“se vi trovate con un marcata-rigido come questo, ragazze tenetevi alla larga. Sono energie represse e compresse”.
Da precisare che con marcata rigida – suppongo (non è un segno grafologico) – si intende la combinazione Intozzata I modo (pressione elevata)+ Aste rette (inflessibilità).
Concordo?
Non lo so: dipende dalla vera pressione di questa scrittura, che purtroppo non possiamo desumere dalle riproduzioni disponibili. Se la pressione fosse veramente alta, allora questa grafia, con Aste rette di alto grado, Staccata + forti ricci della sobrietà sarebbe una pentola a pressione.
Peraltro, chi ricorda che Moretti pone Ricci della sobrietà (sono i ricci finali di parola molto corti) come un segno fautore dell’ira esplosiva? Straordinaria questa indicazione: poteva intuirla solo un genio come lui…
Insomma, è possibile che il parere della grafologa sia corretto (anche secondo me, intendo dire)..
LA STRADA DEL PROGRESSO DISCIPLINARE
Ma cosa non funziona? Non funzionano due cose:
1) Dove si rinvengono le ragioni del ragazzo? Abbiamo il dovere di segnalarle, perché ci obbliga la nostra etica e perché può aiutare la prevenzione. Nessuno nasce omicida! Tutto poteva essere prevenuto, ma occorre insegnare a chi ci legge quali sono i segni del disagio esistenziale;
2) Ma, chiedo, non è arrivato il momento di effettuare una riflessione critica sui metodi della grafologia?
Sì è arrivato il momento! I metodi sono datati? Forse sì, ma certamente la semeiotica conosciuta è insufficiente, perché scoperta tantissimi anni fa. Infatti, nasce sul finire del XIX secolo e nella prima metà del secolo successivo: importava allora studiare il comportamento degli scriventi.
Moretti scrive il “Trattato di grafologia”, corredato dal sottotitolo “Intelligenza sentimento”. Insomma, già nel titolo il metodo nasce incompleto.
Va precisato che Moretti si rende conto che occorre pensare alla grafologia anche e soprattutto in funzione preventiva, non è un caso, infatti, che scrive “Grafologia Pedagogica”, ma si tratta di un’opera tradiva (è del 1947, Moretti muore sedici anni dopo) che ha avuto scarsa fortuna.
ALTRI SEGNI GRAFOLOGICI DISFUNZIONALI IN QUESTA GRAFIA
Altri segni che rafforzano molto il contesto negativo e che possono spiegare il gesto omicida (a posteriori, però: è un altro limite):
– Curva che può essere anche di buon grado (poi se ne vedrà l’influenza negativa – da notare che la grafia è femminea, il che, in un maschio, indica forte inappagamento emotivo ed affettivo, queste indicazioni mi sono state imposte dai miei studi);
– Stretto tra parole (scarsa propensione a sviscerare criticamente);
– Titubante di alto grado (di per sé indica insicurezza, ma poi preciserò meglio);
– Staccata di alto grado;
– Cascante (lettere che sembrano scivolare nello sprofondo, vedi spezzate rosse – da notare che questo segno si associa sempre ad un segno di natura opposta, ossia a lettere che ascendono – non definito dalla grafologia – vedi spezzate blu. Queste ultime indicano, di conseguenza, momenti reattivi dettati da stati di panico, lo insegna la grafica simbolizzata);
– Non omogenea del calibro (parole che improvvisamente si riducono nelle altezze, contrapposte ad altre che si accrescono – alle prime corrispondono dolorosi sentimenti di non valore, all’insieme, invece, è riferibile un quadro tendenzialmente ciclotimico, non patologico, oltre ai moti reattivi detti nel punto precedente);
– Dritta prevalente (le parole sono perpendicolari – di per sé il segno indica autonomia, ma in questo caso è un “bluff”, come si vedrà e, per contro, facilita la sensazione della solitudine).
UNA SINTESI SU BASE GRAFOLOGICA
Il tutto potrebbe essere espresso nella seguente sintesi:
“Soggetto che non sa coniugare forti esigenze di natura affettiva (Curva) con l’organizzazione della personalità, anche perché ha un’organizzazione che necessita di occultarsi, poco espansiva e poco comunicativa (tutto il contesto, ma sono molto negativi i Ricci della sobrietà, da considerare però che il segno di per sé sarebbe positivo).
Di fatto è un solo (Staccata + Dritta), anche perché ad un comportamento apparentemente corretto e rispettoso (Accurata compita, Staccata, Dritta, Aste rette, Ricci sobrietà), può contrapporre nell’intimo una forte pretenziosità (Intozzata I modo, che forse è alto, ma che è sicuramente non basso + Aste rette, il quale da solo sorregge il tutto + Dritta + momenti di Calibro grande) in quanto talora si percepisce in diritto di essere considerato valido (Dritta + Accurata + Aste rette + Calibro che può essere alto) e non tollera di essere contestato, anche in particolari insignificanti (Staccata).
La contraddizione dell’organizzazione della personalità si comprende ancor di più se si considera il fatto che egli è molto insicuro (Titubante, ma si potrebbero aggiungere altri segni + tutte le non omogeneità dette) e che necessita di non fare emergere tale insicurezza (Dritta, Accurata, Aste rette, ecc..).
Quindi oscilla tra la pretenziosità e il forte sentimento di colpa e di inutilità, senza riuscire a comprendere le ragioni di questa forte ambivalenza (Stretto tra parole). Basta un particolare a fargli cambiare umore …
Infatti, talora (come detto è instabile), è molto orgoglioso (Dritta + calibro grande + la combinazione Curva + Intozzata I modo, stando Moretti), ma è un sentimento di tipo reattivo (ossia non è reale). In altre situazioni, invece, se percepisce sconfitte, rifiuti, critiche di persone di valore, si avverte addirittura venire meno (già! Per i segni: Non omogenea del calibro in diminuzione + Cascante, più altre non omogeneità, ivi compresa quella della pressione. Si noti che in questo contesto, lo stesso Curva non aiuta: lo scrivente può avvertirsi in colpa e in questo modo può accrescere la disistima nei propri confronti, oltretutto il Curva lede la valida grinta che infonde forza e coraggio contro le avversità).
In altre parole, è un introverso (starebbe bene da solo), se non avesse bisogno di riconoscimenti di valore (l’insieme basato sull’orgoglio +dal calibro talora grande + intozzata I modo, contrastato dalle insicurezze e dai cali fortissimi del sentimento dell’Io + Aste rette).
E’ in trappola: più ricerca il bisogno del riconoscimento di valore (basterebbe il solo Accurata, si badi) più si espone alle brutte figure, reali e/o auto – percepite (sono di più le disapprovazioni che egli immagina di quelle che effettivamente riceve) e più subisce un vero e proprio tracollo nel sentimento dell’Io.
E’, insomma, un ragazzo che lotta contro il proprio destino: qualcuno gli ha detto tu non vali e non meriti di essere amato (mi sto avvalendo anche della grafica simbolizzata) e lui si ribella!
Ma inevitabilmente è destinato alla sconfitta..
Ha Curva, come detto, ciò lo rende bisogno di amore, nonostante nutra un certa schifiltosità nei confronti dei rapporti intimi (Staccata) . Da questo punto di vista, può piacere alle donne, in quanto sulle prime (nella fase del corteggiamento) si mostra molto attento alle esigenze della partner desiderata (per staccata). Ha moltissime attenzioni, ecc.. Ma a lungo andare emerge la sua natura introversa, pretenziosa, monotona, persino violenta talora, Ecc.. Sconta delle insufficienze anche su piano sessuale, in quanto non sa esprimere manifestazioni di tenerezza. Con facilità, tende ad essere possessivo, lui che invece ha poca predisposizione ai legami, Ma in questa condizioni, la grafica simbolizzata insegna che la difficoltà a legarsi, a manifestare tenerezza, ecc.. sono azioni che lo scrivente ha subito su di sé. Insomma, egli è possessivo in quanto vuole dimostrare a chi non lo fu con lui, quando era piccino, che egli non merita la solitudine, l’abbandono, l’assenza delle coccole ecc… E’ possessivo, insomma, in quanto fu abbandonato (nella sua percezione)!
In conclusione, l’insieme è proprio di una persona cha si avverte obbligata ad esternare un comportamento corretto, trattenendo nell’intimo l’insoddisfazione e sentimenti rabbiosi (tutto il contesto, con Ricci sobrietà + Aste rette che rafforzano): lo scrivente è una pentola a pressione. Prima o poi esploderà.
Uccidendo? Beh questo non lo si può dire di nessuno e non lo possono dire (con sicurezza) nemmeno coloro che studiano questi fenomeni. Ma che possa avere esplosioni con atti violenti lo possiamo dire, ce lo ha insegnato Moretti!
Ma perché ha ucciso la sua fidanzata? Ma quale è il vero trauma che questa persona necessita di occultare? La solitudine? In effetti, colui che uccide avrà per sempre l’oggetto amato solo per sé (brr…, ovviamente lo sto dicendo provando compassione per la persona interessata) …
In parte ho già illustrato il tema: quando era piccino qualcuno gli “ha detto” che non meritava di essere amato (attenzione: si sta parlando non del “vero”, ma di ciò che lo scrivente percepì quando era bimbo)!
PROVOCAZIONI
Ma quale è il vero trauma, allora?
Il terrore di essere lasciato: è questa la sua paura più grande. Perché? Ho risposto, mi sembra,
Grafologia perché non ti interroghi? La semiotica grafologica non è più sufficiente e, soprattutto, non aiuta la prevenzione.
Evidentemente perché, come ho già detto, qualcuno gli ha insegnato che non merita di essere amato. Potrei elencare molti segni, ma invito ad osservare l’influenza negativa di Curva (rende esigenti di ricevere amore, in un contesto, fosse altro per il solo riccio della sobrietà, molto parco nelle manifestazioni, che non sa manifestare amore).
Abbiamo bisogno, infatti, di una semeiotica adatta per l’insegnante della scuola elementare, basata sull’iconografia delle lettere. Colui che potrebbe prevenire, infatti, è il maestro delle elementari che cura la corretta iconografia delle lettere.
Ad esempio, perché questa persona non sa scrivere la “f” corsiva (il segno dell’atto della nascita)?
Perché non è stato corretto questo suo errore? La correzione di un errore ortografico (tale è a mio parere), se effettuato con il sorriso tra le labbra ed in maniera affettuosa, aiuta.. Educa e previene.
Le asole che fine hanno fatto (tranne quella della “g” che però è molto disarmonica, notare anche l’ovale e l’asola falsamente collegati)?
Dove sono i concavi basali delle lettere? Che dire della “d”? La si osservi …
Perché le “a” sono fatte in quel modo? In quale modo, poi? E’ il segno più brutto e disfunzionale di tutti…Perché?
E la “E” evidenziata dall’ellisse rossa, che cosa indica? Potrei scrivere una pagina su quella “E” …
E la I di Ilaria?
E tutte le “e”, come le spieghiamo? Chi si è accorto che appartengono allo script…? E’ un brutto segno!
E le “u” come sono fatte? Appartengono al corsivo? No, non vi appartengono. E’ un brutto segno, questo della “u”.. Per importanza, è il segno più brutto dopo la “a” e le assenze delle asole (anche nella “e”) e dei concavi basali…
E lo Staccata in assenza dei concavi basali, come lo spieghiamo? E già! Che tipo di punizioni doveva scontare lo scrivente quando era bimbetto?
La grafologia avrebbe bisogno di apprendere dalla grafica simbolizzata (e non dalla psicologia: sarebbe un errore grave) la genesi dei suoi segni
Ad esempio, perché le aste sono rette?
Perché si è subito un Super Io rigido (lo si riferisce ad un figura paterna autoritaria – si osservi che si è una formulazione propria di una psicologia, ossia nemmeno di tutte, che non aiuta a capire la genesi del segno), come abbiamo sempre detto e come ho insegnato persino in un’università?
No, le aste rette se prive del concavo basale e prive delle sole hanno una genesi remota nel fatto che si è subita una caduta, in età fanciullesca! Dalle braccia di qualcuno? Sì, perché? Già…
Ecc.. ecc..
Scriverò, prima o poi, “Un profilo esistenziale su base di grafica simbolizzata” del signore interessato.
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Grazie…
