

La ricerca ci ha imposto in talune lettere lievi rimodellamenti di quanto supponevamo in precedenza: quello che nel merito si credeva di aver capito resta valido, ma non lo si era compreso a sufficienza.
In questo caso, si ha la prova che la simbolizzazione della lettera (il processo che consente di descrivere la propria storia con gli schemi spaziali delle lettere manoscritte) inizia già a partire dalle prime rappresentazioni infantili: ne sarebbero coinvolti anche i disegni dei primi omini, che, almeno in senso lato, possono essere considerati lettere, sebbene in questo caso per ora sappiamo dire pochissimo.
In pratica, la ricerca ci sta “suggerendo” che si deve retrodatare di molto la fase in cui il bambino inizia a raccontarsi nelle lettere (la fase del prescrivente): nel nostro schema teorico, nel bianco inglobato dal perimetro della lettera (vedi lo schema rappresentato in figura*).
La scoperta è questa: lo stampatello evidenzia traumi e/o condizionamenti subiti già a partire dai primissimi anni, attraverso conformazioni manoscritte del tutto similari a quelle che, per gli stessi fenomeni condizionanti, si rinvengono nelle lettere adulte.
Il fenomeno, almeno in un caso, è stato rinvenuto persino in una lettera “A” di una bimba di 4 anni, che racconta un disagio specifico rispetto alla casa di mamma e di papà (il suo nido), del tutto simile ad una lettera A di una signora di 50 anni. Infatti, questa signora, quando aveva pressappoco l’età della bimba, viveva lo stesso disagio, che, evidentemente, non è ancora riuscita a superare.

Da dire a tale proposito che la differenza tra le due conformazioni sta nel fatto che nel perimetro della A della bambina è raccontato un disagio dell’oggetto (genericamente, la casa di mamma e papà), che ingenera angoscia nella piccola, mentre nella conformazione adulta, ormai l’antico disagio dell’oggetto è diventato un disagio esistenziale della scrivente adulta.
Lo stesso fenomeno non si dovrebbe riscontrare nel corsivo, in quanto il modello corsivo che il bambino apprende a scrivere ha un’iconografia infantile, destinato a mutare con la crescita: del resto, la grafica simbolizzata sostiene che lo stampatello maiuscolo – la scrittura dell’antica Roma – è la scrittura della memoria.
Che lo stampatello è la scrittura della memoria lo si prova anche dal fatto che si dimostra che racconta nonno e nonna, rispettivamente nella “P” e nella “B”.
Sempre nel solo stampatello, uno scrivente può registrare un lutto subito da mamma e papà (e quindi anche da nonno e nonna), quando lui era piccolino.
Nella “A” della donna di 55 anni, è registrato la perdita di una nonna, subita quando la scrivente aveva sei – sette anni.
Lo stesso fenomeno è registrato nella A della bambina di sette anni (la lettera è stata redatta nell’agosto del 2020). Infatti, questa mattina ho chiesto alla madre (naturalmente scrivo con la sua autorizzazione):

“Quella “A” potrebbe significare che te o tuo marito avete perso un genitore, oppure un fratello. Comunque, c’è stato un lutto che ha turbato molto voi e la bimba? Ovviamente, l’ipotesi più probabile è un momento di imperizia esecutiva, che in seconda elementare ci sta, tanto più che la bimba stava scrivendo in uno spazio ristretto…”.
La risposta della madre della bimba è stata:
“Per quanto riguarda i lutti negli ultimi due anni ne abbiamo subiti diversi.. a luglio sempre del 2019 è morto mio padre… nel 2020 è morta la mamma del padre… quindi come puoi vedere alla bimba i lutti non sono mancati, purtroppo.
Comunque lei é una bimba forte, a scuola é molto brava ed il tempo la aiuterà a superare tutti questi momenti tristi”.
Concordo con lei: la bimba è forte e brava (ha potenzialità molto buone e superiori a quelle dei bimbi della stessa età) e sicuramente,con l’aiuto della madre e del padre. riuscirà a superare questi traumi…
Ma anche con l’aiuto della grafica simbolizzata… in quanto da ora in poi la madre potrebbe “monitorare” l’evoluzione delle “A” della sua bimba.
Chi ne volesse sapere di più https://www.aidas-dgs.it/la-provocazione-stimolo-fondamentale-del-primo-inglobamento-ribadita-a-parti-invertite-dal-secondo/
Grazie.
Di Guido Angeloni, autore della grafica simbolizzata (©), socio fondatore e direttore scientifico* dell’AIDAS-DGS (presidente A.Vigliotti, medico, psicoterapeuta, grafologo)
*(Per la parte attinente alla grafica simbolizzata).