Sabato 22 Maggio si è svolto il secondo seminario pubblico della nostra Associazione. Ricordiamo che ai nostri seminari possono partecipare tutti, anche coloro che sono digiuni di grafologia.
In particolare, l’iniziativa può risultare utile per i genitori, i maestri di scuola elementare, i rieducatori della scrittura, i grafologi, gli psicoterapeuti, ecc..
LE ALTRE INIZIATIVE PUBBLICHE DELL’AIDAS-DGS
Il primo seminario si è occupato dei fondamenti della grafica simbolizzata.
I prossimi due seminari, invece, tratteranno:
a) lo stampatello maiuscolo e le maiuscole del corsivo;
b) il numero.
E’ in previsione anche un seminario dedicato alla perizia grafica.
L’IMPORTANZA DEL CORSIVO
Il corsivo minuscolo descrive tutte le fasi esistenziali basilari della vita di un individuo, dalla nascita, dall’età del cucciolo in poi.. In pratica traccia il destino dello scrivente, fermo tuttavia che il destino non è un ineluttabile.
A titolo di esempio:
- Nella “f” racconta l’atto della nascita;
- Nella “g” racconta la fase dell’allattamento;
- Nella “q” racconta la presa del sonno nella fase del bimbetto;
- Nella “v” racconta l’entrata nella scuola;
- Nella “a” racconta mamma;
- Nella “l” racconta papà;
- Nella “n” racconta il rapporto con l’amichetto del cuore;
- Nella “m” racconta le relazioni familiari;
- Ecc..
IL RACCONTO DI GENESI E LA TRASMIGRAZIONE NEL RACCONTO ADULTO
Ogni lettera, come si è visto, ha un racconto di genesi che si riferisce alla primissima infanzia (si precisa che il racconto sta per un episodio-evento che ha condizionato e che dunque impone il destino e muta la natura dello scrivente): si parla, per l’appunto, di racconto di genesi.
Tale racconto, a propria volta, è un evolutivo, ossia trasmigra in concezioni adolescenziali, adulte e poi mature (genericamente, la fase del nonno), ma la cosa straordinaria è questa: in ogni lettera manoscritta, anche di un “nonno”, il racconto di genesi è sempre rintracciabile.
Vale a dire che tutti siamo figli del bimbetto che fummo, e che quel bimbetto era a sua volta figlio di papà e mamma. Lo stampatello, che costituirà il tema del prossimo seminario, poi, ci ha insegnato che il bambino “comprende” ben presto che anche mamma e papà avevano dei genitori: per l’appunto, lo stampatello è, nella genesi, la scrittura di nonno e di nonna, ossia racconta loro due, papà e mamma come figli di nonno e nonna, nonché lo scrivente, come “nipote”, cosicché se, simbolicamente, il corsivo è il nome, lo stampatello è il cognome dello scrivente, (il lascito generazionale, semplificando). Insomma, il rapporto tra il corsivo e lo stampatello obbliga l’individuo a porsi questa domanda:
Chi sono io in relazione al cognome che debbo rappresentare? Ecc…
L’INTERDISCIPLINARIETÀ
Il tema – si intuisce – è enorme e, per essere compreso appieno, richiede la compartecipazione di vari studiosi: la sola grafica simbolizzata non può farcela (per tale motivo si è voluto l’AIDAS-DGS, la quale è un’Associazione interdisciplinare, significativamente diretta da un medico pediatra e psicoterapeuta: Angelo Vigliotti).
Grazie