A proposito delle ipotesi poste in premessa e della verifica sperimentale delle stesse.
Si sta procedendo sulla base di una teoria evolutiva della simbolizzazione che non si ha modo di provare, ma ciò non è infrequente nel metodo scientifico.
Si studia l’oggetto (la lettera del modello) per formulare delle ipotesi che aiutino a comprendere il soggetto (la lettera manoscritta).
Infatti, rispetto all’oggetto serve produrre un pensiero (teoria) coerente in ogni sua parte e che consenta di formulare ipotesi che, nella grafica simbolizzata, le si vogliono “predittive”.
A propria volta, il “predittivo” è una formulazione non equivoca, ma è circostanziata e tale che il riscontro debba essere necessariamente del tipo “si” o “no”.
Il metodo scientifico procede in questo modo, da Galilei in poi.
La “predizione” si basa su interviste del tipo:
-Risulta da questa lettera che lei ha subito questo evento condizionante, lo conferma?
Siamo sicuri dell’ipotesi che si è formulata rispetto alla “L” in quanto si è provato, sulla base della “predizione”, che nell’asta lo scrivente simbolizza la gamba, nell’angolo retto simbolizza la caviglia, nel distanziamento orizzontale simbolizza la terra e l’appoggio sulla stessa, ossia il piede.
Si è partiti dall’ipotesi che nella lettera manoscritta ogni deviazione dal modello dovesse rivelare un trauma specifico, riguardante le parti dette.
Si sono avute conferme su tutte le ipotesi considerate, ma l’evento che è maggiormente rappresentato nei campioni studiati (gli scriventi intervistati sono più di cento) è quello dello spavento per un terremoto subito in età infantile.
Perché nello stampatello sono simbolizzate parti del corpo?
Da segnalare che, nello stampatello maiuscolo, la simbolizzazione di parti del corpo umano non stupisce, visto che le lettere di questa specie, come si è già detto, sono delle architetture.
Il bambino apprende abbastanza presto a riferire alle lettere le “parti architettoniche” del proprio corpo (ad esempio, sono coinvolti anche la colonna vertebrale, il busto e parti della testa quali la fronte, la nuca ed il mento), ma non è stato capito tutto ed anche ciò che nel merito si crede di aver capito necessita di ulteriori conferme, perché si potrebbe averlo compreso in maniera insufficiente.

Perché si suppone che la “H” costituisca la seconda simbolizzazione dell’asta, dopo la “L”?
In effetti, si sta parlando di una supposizione.
Tuttavia, la “H” ha un’opposta nella “A”, il che sulle prime potrebbe sembrare un paradosso, visto che questa lettera non ha un’asta. Invece, nella “A” l’asta esiste, ma è di tipo ideale, in quanto è l’asse di simmetria della stessa (cfr. figure.).
Dal punto di vista simbolico, l’asse di simmetria è perpendicolare al rigo del suolo poiché rappresenta il sicuro ancoraggio al suolo dell’intera struttura (è una capanna).
Ma l’asta che ne deriva è ideale, in quanto una risultante, dovuto alla perfezione geometrica della struttura che ogni costitutivo sorregge.
Dunque, la “A” è una struttura stabile, un riparo sicuro (si rammenta che nella genesi le lettere dello stampatello sono architetture generate da mamma e papà che pongono al sicuro il cucciolo), in quanto, secondo il modello, mamma, a sinistra, papà a destra, e il cucciolo, nel distanziamento orizzontale (nel merito il lettore può visionare https://www.aidas-dgs.it/nonno-e-nonna-architetture-patologie-simboliche-lo-studio-dello-stampatello-maiuscolo/ , nel quale si parla diffusamente della “A”) , si bilanciano e si controbilanciano reciprocamente.
Di conseguenza ogni disarmonia nei tre costitutivi rende traballante la struttura architettonica, detta casa di mamma e di papà e nido del cucciolo.
Interessa soprattutto il distanziamento orizzontale, che condividono sia la “A” sia la “H”.
LA SCOPERTA DI FORTISSIMO INTERESSE, ANCHE PER LA PSICOTERAPIA, PER LE SCIENZE EDUCATIVE E PER LA STESSA GRAFOLOGIA
Nel merito della figg. 2, 3 e 4, si è dimostrato che, sia nella “A” sia nella “H”, nella genesi della simbolizzazione, nel blu ci sono MAMMA, a sinistra, e PAPÀ, a destra, mentre nel giallo c’è il CUCCIOLO.

Quello che veramente interessa dal punto di vista di colui che nella lettera manoscritta si racconta è questo fatto, ormai provato: SENZA IL CUCCIOLO, LE ARCHITETTURE COSTITUITE DAI BLU NON SAREBBERO STABILI ED ANZI NON AVREBBERO MOTIVO DI ESISTERE.
Per l’appunto nella “A” e nella opposta “H” il cucciolo che legge scrivendo (lo scrivente della grafologia) RACCONTA SE SI È SENTITO VOLUTO, AMATO PROTETTO ED ACCETTATO DA MAMMA E DA PAPÀ. Non se ne sta nemmeno a sottolineare il tutto che ne è implicato e che incide sul destino dello scrivente e nei sentimenti dell’appagamento, dell’identità, dell’Io e così via.
La lettera “H”
Descrizione sommaria dell’iconografia
I costitutivi sono rappresentati da due aste parallele e da un ente orizzontale, un distanziamento, perfettamente accostato alle due aste ed eseguito con moto aereo triangolato (vedi la spezzata magenta in fig. 3).
Opposti
La “H” ha due opposti nella lettera “I” (per l’asta) e nella “A”, per il distanziamento orizzontale apposto con moto aereo triangolato.
Evoluzione adulta per effetto delle provocazioni didattiche
Anche nel modello adulto l’iconografia proposta per i bimbi delle elementari non dovrebbe variare. E’ essenziale che il distanziamento sia apposto per ultimo, con moto aereo triangolato e che sia perfettamente accostato.
Racconti
Del simbolo e adulto
Due aste comandamento a destra e a sinistra, unite tra loro da una sbarra orizzontale abbassata (parallela al rigo del suolo), con evidenza, indicano uno sbarramento del passo, se non autorizzati.
Della simbolizzazione e di genesi
Nella simbolizzazione del racconto di genesi, per l’apposizione con la “I”, il cucciolo, intravede nelle due aste mamma (a sinistra) e papà (a destra), mentre per l’apposizione con la “A” (cfr.), intravede nel distanziamento orizzontale se stesso.
Di conseguenza, il racconto di genesi è un cucciolo che è tenuto per mano da mamma e da papà (fig, 4) e che, nel contempo, tiene uniti a sé e tra loro sia mamma sia papà.
Tutto suggerisce che si può camminare in sicurezza (è assente il sostegno del rigo del suolo, già visto nella “L”), ma solo se si è tenuti per mano da mamma e da papà. Se ne deduce anche che la direzione della marcia, la meta e la fine della stessa sono stabiliti da mamma e da papà.
Con il tempo, lo schema spaziale detto si simbolizza nello sbarramento del passo già detto, ma prima il bambino dovrà apprendere a discriminare le diverse stature simboliche di mamma e di papà, fermo che entrambe resteranno per il sempre: mamma approva e papà, invece, autorizza.
Come è stato provato
Le due aste della “H” sono basate sulla “I” e di conseguenza si rimanda a questa lettera. Per quanto riguarda lo specifico della “H” sono stati scoperti più “segni manoscritti” e sono stati confermati dalla intervista basata sulla previsione, quali i segni:
– Di chi temeva la punizione di mamma – Di chi temeva la punizione di papà – Di chi non si avvertito preso per mano da mamma e da papà – Di mamma e di papà che avevano stili educativi conflittuali.
– Sul piano generale, nelle lettere manoscritte, le sorti del distanziamento della “H” sono analoghe a quelle del distanziamento della “A”, alle quali si rimanda.
Per chi ne volesse sapere di più, eventualmente scrivere a guido.angeloni@gmail.com, lo inviterò a partecipare alla sperimentazione in atto sullo stampatello.