Come potrebbe simbolizzare, un bimbetto, la lettera dello stampatello?
Si è iniziato da questa domanda. Ci si interrogava sul racconto di genesi della lettera dello stampatello, destinato con la crescita a tramutarsi nel racconto adulto della stessa: quello voluto dal modello.
Ci aiuta il ragionamento per opposti, che qui è costituito dal confronto tra le due specie maggiori del corsivo e dello stampatello:
- la prima è femminea, accogliente, morbida e dolce,
- la seconda è austera ed architettonica (può essere eseguita con squadra e compasso).
L’altro tema è costituito dai bisogni primari di un bimbo, che non può fare a meno di mamma, prima e sempre, e di papà dopo.
Portando a sintesi il ragionamento per opposti, si ha:
- Nella specie maggiore del corsivo il cucciolo intravede le operazioni che mamma e papà hanno agito su di lui e per lui, senza le quali egli non sarebbe nato e non avrebbe potuto vivere e crescere;
- Di conseguenza, le architetture della maggiore dello stampatello sono le architetture che mamma e papà hanno edificato perché volevano il cucciolo e per metterlo al riparo.
La deduzione di cui sopra ce la insegna la “A”, in quanto ci ha consentito di capire che il bimbo la simbolizza nella capanna voluta da mamma e da papà in quanto volevano il “regalo del cielo” costituito da lui: questo racconto ormai è provato.
La scoperta
Va precisato: non si scopre nulla, perché la scoperta coincide con il capire e si capisce ragionando ed interrogandosi (non a caso, ho dedicato più articoli sul punto interrogativo).
Insomma, la scoperta è un progresso nella teoria della grafica simbolizzata, confermata dalla ricerca e dalle verifiche.
Quello che inizialmente non era stato intuito è questo:
lo stampatello contiene una provocazione didattica che con il tempo induce il bimbetto (a quale età non lo si sa dire) a “scoprire” che anche papà e mamma hanno avuto un papà ed una manna: subentrano così, nonno e nonna.
Se ne è sicuri in quanto ce lo confermano gli studi e le verifiche sulla “B” (nonna) e sulla “P” (nonno).
La provocazione didattica della quale si è parlato è costituita dall’ANGOLO ACUTO RIPASSATO.
Quale potrebbe essere la prima lettera simbolizzata dal bimbetto? Molto probabilmente la “L”…
Verrebbe da dire che la prima lettera sia la “O”, ma qui interessa ragionare dal punto di vista dell’asta e del suo sviluppo evolutivo, ossia dell’evoluzione matura di quest’ultima.
Ragionando sulla simbolizzazione dell’asta, potrebbe sembrare che la prima simbolizzazione dell’asta la si abbia nella “I”, in fondo tutte le aste dello stampatello non sono altro che architetture che hanno le fondamenta nella “I”.
Eppure se si ragiona da questo punto di vista, si comprende che la prima idea dell’asta non può restituirla la “I”, ma dovrebbe restituirla la “L”.
La “L” ha una linea del suolo, infatti, la linea che nella genesi ha il gattonamento.

La “L” non potrebbe andare a maturazione simbolica se il modello non contemplasse anche la “E”. Infine, l’altra lettera che è indispensabile, è la “H”, in quanto è costituita da due aste senza la linea del suolo.

La “I” è la lettera che ha, nella genesi remota, la “L”, la “E” e la “H”. Tutte queste lettere non necessitano dell’angolo acuto ripassato, ma chiedo al lettore che non ha letto i post nel quale parlo di tale angolo di pazientare: È IMPORTANTE DIRE CHE NELLA GENESI REMOTA DELL’ASTA NON CI SONO NONNO E NONNA (la “P” e la “B” che sono lettere principali che vogliono l’angolo acuto ripassato).
Con alta probabilità – almeno stando il nostro ragionamento per opposti – nonno e nonna subentrano dopo la simbolizzazione della “T” e se ne vedrà il perché.
Ma non basta, tutto va a maturazione quando si simbolizzeranno le lettere che necessitano dell’angolo sopra detto: ma se ne parlerà.
Iniziamo dalla “L”, dunque.
Lettera L
Opposti
La “L” ha, nell’asta, un’opposta nella “I” e, nello sbarramento, ha per opposto il distanziamento inferiore della “E”.
Descrizione sommaria dell’iconografia

La “L” è un’asta lunga quanto l’intera fascia, più un distanziamento orizzontale perfettamente giacente sul rigo del suolo (in pratica, nella “L” il distanziamento è uno sbarramento, in quanto INDICA IL LIVELLO DEL SUOLO NON OLTREPASSABILE, secondo il paradigma dello stampatello) avente una lunghezza all’incirca pari alla metà dell’asta (fig.). I due enti sono accostati e danno vita ad un angolo retto.
Evoluzione adulta per effetto delle provocazioni didattiche
La provocazione didattica dovrebbe indurre ad elidere l’accostamento tra l’asta e il distanziamento, in favore di un collegamento effettivo tra i due.
Racconti
Del simbolo e adulto
L’autorità è ben piantata nel suolo: è un fondamento basato sulle leggi, che sorregge tutti i cittadini. Nella lunghezza dello sbarramento orizzontale, il modello indica anche che non si è autorizzati ad effettuare “i passi più lunghi della gamba” e i “passi” non consentiti ed approvati dalle leggi.
Lo sbarramento orizzontale indica, inoltre, che si devono respingere coloro che non si attengono alle leggi e al retto cammino imposto dalle stesse.
Della simbolizzazione e di genesi
In opposizione con la “E”, LA GENESI REMOTA DELLA “L” SI HA NEL GATTONAMENTO (da segnalare che nel “2” è mamma che sorveglia il cucciolo mentre gattona). In questa fase, l’asta è mamma (ce lo insegna la “H”, della quale si parlerà. Con la scoperta di papà favorita da mamma, per il bimbo piccolo l’asta diventa quest’ultimo.
Il tutto, con il tempo e la crescita, conferisce la sicurezza che deriva dal fatto che si è stati autorizzati a calpestare il suolo e che non lo si è temuto, ossia che si è stati autorizzati a percorrere con fiducia la linea del cammino e a non temerne le possibili insidie: se ne hanno le basi della crescita nel sentimento di importanza e nel sentimento delle responsabilità, precisati dalla “E”.

Come è stato provato
Sono stati scoperti segni che indicano traumi subiti nel contatto con il suolo e poi tali segni sono stati confermati dalle interviste basate sulla previsione. In particolare sono stati scoperti e formalizzati i segni di chi:
- Ha subito un trauma alla caviglia, oppure ad un piede – ha avuto motivo di temere un terremoto che fu avvertito potenzialmente molto pericoloso e distruttivo. ==
Si invita a consultare le didascalie delle figure. - Nel prossimo post si parlerà della “H” poi della “E” e della “T”. Della “B” e della “P”, della “R”, della “M”, della “N”; invece, si parlerà in seguito.
Grazie.