L`AIDAS-DGS e’ impegnata in uno studio di 629 grafie di bambini delle elementari e delle medie inferiori del milanese: se ne dara’ conto su questa pagina.
In particolare i bambini della I elementare sono 80: per l’appunto, gli esempi di ovali in figura sono tratti da grafie di bimbi della I elementare.
E’ troppo presto per trarne un bilancio, ma il dato degli ovali maldestri del tipo rappresentato si impone al primo sguardo in quanto e’ generalizzabile (interessa tutto il campione, tranne pochissime eccezioni.
Da dire anche che i bambini della I elementare hanno scritto tutti con lo stampatello (il corsivo, invece, e’ stato adottato da tutti gli altri bambini), certamente su indicazione delle maestre.
Come definire questi ovali? Sono ovali disgrafici (trasandati, maldestri), non chiusi, ma non basta: bisogna definire il modello di riferimento. Intanto sono delle “O” dello stampatello maiuscolo e in quanto tale dovrebbero avviarsi dall’alto, ossia da ore dodici (la stessa lettera del corsivo paragonabile e’ la “o” congiunzione e, secondo il modello, dovrebbe anche lei avviarsi dall’alto, sebbene sia preferibile un avvio da ore nove).
Si omettono molte fattispecie disarmoniche (ad esempio si trascurano l’ampiezza molto ridotta di alcuni ovali, specie dell’ultimo, oppure la stentatezza, rispetto alla quale spicca il penultimo ovale, e si tralascia anche altro), ma ciò che colpisce è costituito dal fatto che l’avvio e la fine della conformazione non si “incontrino”.
Non si incontrano la destra e la sinistra simbolica in una lettera nella quale il fanciullo si avverte inglobato, o meglio, si dovrebbe avvertire inglobato dall’abbraccio amorevole e protettivo.
Non e’ il caso di esagerare con allarmismi, ogni caso va studiato isolatamente, ma certamente il fenomeno, considerato in se’ e per se’, va studiato, in quanto potrebbe indicare un campanellino di allarme, di facile individuazione, che sinora non era stato osservato e che risulta trascurato persino dalla grafologia.
